Sebastian P. Arlt, Iris M. Reichler, Johannes Herbel, Sabine Schafer-Somi, Lisa Riege, Johanna Leber, Bianca Frehner;

Gli allevatori di cani spesso richiedono valutazioni sulla solidità dell’allevamento che includono esami andrologici degli organi genitali, misurazioni ormonali e analisi dello sperma. Negli ultimi decenni sono stati pubblicati numerosi risultati di ricerche che consentono la diagnosi di specifiche condizioni andrologiche e la valutazione della fertilità.

L’esame dello sperma convenzionale, tuttavia, è ancora utile per identificare deviazioni o non deviazioni dalla normalità, soprattutto se si prendono in considerazione fattori confondenti e se l’esame viene ripetuto in caso di risultati non conclusivi. Una standardizzazione delle procedure di esame e degli intervalli di riferimento aiuterebbe ad armonizzare lo scambio dei risultati degli esami e l’interpretazione dei risultati.
Per esami specifici, infatti, non sono state definite procedure standard e per alcuni parametri sono stati pubblicati range di riferimento diversi. Pertanto, i risultati degli esami effettuati presso strutture diverse sono difficili da confrontare e non sempre sono possibili conclusioni approfondite sulla salute e la fertilità di un cane maschio.

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Nutrapet.vet; Agosto 2023; Taschia Bertuccio

Uno studio recentemente pubblicato su Veterinary clinics of North America. Small animal practice ha identificato dei punti chiave sull’influenza che la condizione corporea dei cani ha sulla loro fertilità.
Innanzitutto, la condizione corporea e la massa grassa influenzano l’inizio della pubertà. Come in tutti i mammiferi, anche nei cani esiste un legame inscindibile tra la condizione corporea e l’inizio della pubertà.

Alla valutazione della condizione corporea (BCS), insieme all’ispezione visiva e alla palpazione del grasso sottocutaneo, contribuisce l’obesità interna (viscerale). La leptina, un biomarcatore dell’adiposità, mostra una correlazione significativa e positiva con il BCS e le aree di grasso sottocutaneo e viscerale nei cani. Si sostiene che la leptina influenzi l’ormone rilasciante le gonadotropine (GnRH) che regola la pubertà insieme a fattori come la genetica, la nutrizione e il ritmo circadiano.
Nel cane, l’inizio della pubertà varia a seconda della razza e avviene in media tra i 7 e i 12 mesi di età. Nelle femmine, è segnato dal primo proestro, mentre nei maschi è caratterizzato dalla comparsa degli spermatozoi nell’eiaculato. Alcuni studi evidenziano che il peso corporeo è un indicatore chiave per l’inizio della pubertà nei cani.

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