Irene Bruckner, Stefanie Handl,
02 June 2020; https://doi.org/10.1111/jpn.13337

 

È stata condotta un’indagine tra le cliniche importanti in Germania e Austria, sulla consulenza nutrizionale per cani, sul cibo venduto nella clinica, sulle raccomandazioni ai proprietari, per le conseguenze comunemente riscontrate dovute alla malnutrizione, e la necessità di diffondere ulteriormente l’istruzione per alimentare i propri cani.

Tra i 169 partecipanti, la maggioranza ha ritenuto che la nutrizione è un argomento importante e che i “miti sull’alimentazione” fossero in aumento. Tuttavia, solo nel 18% delle cliniche almeno un membro del personale ha una specifica formazione in nutrizione e solamente  la metà dei partecipanti si sente qualificata per dare consigli nutrizionali.

Inoltre la valutazione nutrizionale effettuata non è stata eseguita regolarmente così come il punteggio della condizione corporea, ma solo quando i problemi di salute erano evidenti. Alla richiesta di una dieta casalinga, i medici veterinari praticanti si rivolgevano per lo più a un nutrizionista e il 25%di loro non ha evaso la richiesta lasciando ai proprietari ogni decisione. Il ricorso alle tradizionali diete premium è diffuso  e anche tra i medici veterinari resistono convinzioni sull’alimentazione che appaiono scorrette  e talvolta  non conformi alla legislazione UE.

Pertanto si rafforza la necessità di un piano d’informazione e formazione per sostenere il diffondersi della corretta alimentazione per ogni singolo cane

Tutto ciò potrebbe rappresentare un passo importante per affermare il ruolo della consulenza nutrizionale, con conseguenti vantaggi economici.

 

Giulia Pignataro 1,*, Roberta Di Prinzio 1, Paolo Emidio Crisi 1,* , Benedetta Belà 1, Isa Fusaro 1 , Carlo Trevisan 2, Luigi De Acetis 3 and Alessandro Gramenzi 1
Animals 2021, 11(6), 1484; https://doi.org/10.3390/ani11061484
(This article belongs to the Special Issue Advances in Small Animal Gastroenterology)

 

La diarrea acuta nei cani è uno dei motivi più comuni per le visite veterinarie. Sebbene questo disturbo sia generalmente autolimitante, gli antibiotici sono ancora frequentemente somministrati  per curare la diarrea acuta nella pratica clinica. La resistenza agli antimicrobici rappresenta una sfida importante per la salute pubblica e richiede soluzioni immediate e drastiche.

L’emergere e la diffusione della resistenza agli antimicrobici è attribuita all’abuso o all’uso indiscriminato di antibiotici; lo scopo di questo studio è confrontare gli effetti sull’attività clinica e sul microbiota fecale della somministrazione di una combinazione antibiotica rispetto a un prodotto nutraceutico, in cani con diarrea acuta non emorragica. I risultati ottenuti suggeriscono che il trattamento nutraceutico ha avuto un effetto clinico, simile alla formulazione antibiotica e può rappresentare un’alternativa alla terapia antimicrobica comunemente utilizzata.

 

Ana Margarida Pereiraa; AlfonsoClementeb
https://doi.org/10.1016/j.tcam.2021.100584

 

È noto che il microbiota e il microbioma, che si riferiscono, rispettivamente, ai microrganismi e alla combinazione di microrganismi e geni, vivono in simbiosi con gli ospiti, essendo implicati nella salute e nella malattia. I progressi e la riduzione dei costi associati alle tecniche di sequenziamento ad alto rendimento hanno permesso di ampliare la conoscenza delle comunità microbiche in diverse specie, inclusi i cani. In tutto il corpo, i cani ospitano comunità microbiche distinte a seconda della posizione (ad es. Pelle, condotto uditivo, congiuntiva, tratto respiratorio, tratto genito-urinario, intestino), che sono state oggetto di studio soprattutto negli ultimi due anni. Sebbene possa esistere un microbiota centrale per diversi siti del corpo, condiviso dai cani, è probabilmente influenzato da fattori intrinseci come età, razza e sesso, ma anche da fattori estrinseci come l’ambiente (ad esempio, stile di vita, urbano o rurale) , e dieta. Comincia a diventare chiaro che alcune condizioni mediche sono mediate da alterazioni nel microbiota, vale a dire la disbiosi. Inoltre, la comprensione della colonizzazione e della funzione microbica può essere utilizzata per prevenire condizioni mediche, ad esempio, la modulazione del microbiota intestinale dei cuccioli è più efficace per garantire un intestino sano rispetto agli interventi negli adulti. Questo documento raccoglie le attuali conoscenze sulle comunità microbiche dei cani, esplorando la loro funzione, le implicazioni nello sviluppo di malattie e le potenziali interazioni tra le comunità, fornendo al contempo suggerimenti per ulteriori ricerche.