Thomas M. Barber , Georgios Valsamakis, George Mastorakos, Petra Hanson, Ioannis Kyrou, Harpal S. Randeva and Martin O. Weickert
Mol. Sci. 2021,22,3502. https://doi.org/10.3390/ijms22073502
Vi presentiamo un articolo dove emerge la centralità del microbiota intestinale, definito quasi come un “nuovo organo”, con la capacità di influenzare e di essere influenzato dal metabolismo e da fattori esterni, come dieta, ambiente e comportamento.
La comunicazione bidirezionale tra il tratto gastrointestinale (GI) e il cervello è definita asse intestino-cervello. Coinvolge percorsi endocrini e neurali (nervi parasimpatici e nervi simpatici) e interazioni con il sistema immunitario gastrointestinale e il microbiota intestinale.
L’asse intestino-cervello svolge un ruolo cruciale nella modulazione del funzionamento fisiologico del tratto gastrointestinale e del cervello.
Da una prospettiva evolutiva, possiamo comprendere la rilevanza dei meccanismi che collegano il cervello e il microbiota intestinale. Dato il controllo centrale dell’appetito, dei processi metabolici chiave e dei comportamenti alimentari, non sorprende che elementi dell’asse microbiota-intestino-cervello abbiano un posto di rilievo nelle interazioni fra microbiota intestinale-ospite. In breve, il nostro microbiota intestinale si è co-evoluto con noi per manipolare il nostro cervello a proprio vantaggio e viceversa. La delucidazione dei meccanismi effettivi implicati e l’influenza dei fattori sia del microbiota che dell’ospite rimangono una sfida importante per il futuro.
In risposta allo stress, la segnalazione molecolare nell’asse intestino-cervello può essere alterata, sia nella via discendente che in quella ascendente. Le alterazioni possono essere risposte adattative, che consentono all’organismo di far fronte alle minacce ambientali e di mantenere l’omeostasi.
Le future linee guida sulle strategie di stile di vita per il benessere dovrebbero integrare consigli sulla creazione e il mantenimento ottimale di un microbiota intestinale sano attraverso la dieta e altri mezzi. Anche se siamo ciò che mangiamo, cosa forse più importante, siamo ciò su cui prospera il nostro microbiota intestinale e loro prosperano su ciò che mangiamo.