Dicembre 2022, Silvano Marini, Nutrapet.vet

L’autore riprende i risultati ottenuti in un case report che confermano che l’approccio “homemade” nella dieta del cane può interpretare un ruolo fondamentale di fronte ai problemi digestivi, consentendo di migliorare le condizioni di salute generale e la qualità di vita dell’animale. Questo genere di trattamento nutrizionale si può, insomma, considerare alla stregua di un ulteriore strumento terapeutico a disposizione nel setting veterinario.

Anche in ambito veterinario si nota una crescente attenzione dei proprietari per il tipo di alimentazione da riservare ai propri animali da compagnia e aumenta il numero di quanti ritengono che una dieta casalinga comporti una serie di benefici a lungo termine per il benessere del pet. Sottolineato che il coinvolgimento di un veterinario nutrizionista è fondamentale per garantire il corretto apporto quotidiano di nutrienti, le diete “homemade” possono anche rappresentare un’opzione terapeutica decisamente interessante per il trattamento dei disturbi gastrointestinali. Tra i vantaggi, la possibilità di impostare un approccio personalizzato, dato che i contenuti in nutrienti si possono facilmente modificare, in base alle specifiche esigenze individuali, per correggere alterazioni della motilità e dell’assorbimento. La conferma viene da un case report italiano, presentato durante ESVCN 2022, il congresso dell’European Society of Veterinary and Comparative Nutrition che si è tenuto a Basilea.

Troverete l’articolo completo seguendo il link:

 

Webseminar a cura della Dott.sa Giulia Pignataro

Quali opportunità offre la dieta casalinga nel paziente sano o patologico? Le raccomandazioni della Dott.sa Giulia Pignataro ci suggeriscono come bilanciare e adattare la dieta alle necessità specifiche di ciascun soggetto, oltre che al suo stadio di vita, per affrontare al meglio la domanda dei clienti su cosa possano cucinare al proprio cane o gatto.

L’importanza del bilanciamento della dieta casalinga e dell’integrazione multivitaminica, o di acidi grassi Omega 3 e 6, viene evidenziata presentando anche alcuni casi clinici.

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