Ahna Brutlag, DVM, MSa,b,*, Holly Hommerding, DVMa
Vet Clin Small Anim 48 (2018) 1087–1102; https://doi.org/10.1016/j.cvsm.2018.07.008

 

Vi proponiamo questo articolo per fornirvi un aiuto e mettervi “in guardia” circa gli effetti avversi di alcune di queste sostanze su cani e gatti. Sempre più spesso, anche in Italia, capita di visitare pazienti intossicati da derivati cannabinoidi: occorre conoscere le differenze fra i vari componenti della canapa per capirne gli effetti e valutare la qualità (e non solo l’efficacia) dei prodotti che contengono cannabinoidi o fitocomplessi cannabinoidi.

L’esposizione accidentale di cani e gatti a prodotti contenenti marijuana/tetraidrocannabinolo (THC) è in aumento negli Stati Uniti. Gli alimenti contenenti marijuana, molti dei quali contengono anche cioccolato, sono la fonte più comune segnalata alla Pet Poison Helpline.
La marijuana ha un ampio margine di sicurezza e la prognosi a seguito di un’esposizione accidentale è buona a condizione che venga fornito un trattamento medico adeguato.
L’avvelenamento da cannabinoidi sintetici può provocare segni stimolatori più gravi come tremori, aggressività e convulsioni rispetto alla marijuana e comporta una prognosi più severa. L’esposizione a grandi dosi di cannabidiolo, un cannabinoide non psicoattivo, può ancora provocare segni di intossicazione da marijuana, probabilmente a causa della presenza di THC in prodotti di scarsa qualità.

 

Federica Alessandra Brioschi, Federica Di Cesare, Daniela Gioeni, Vanessa Rabbogliatti, Francesco Ferrari, Elisa Silvia D’Urso, Martina Amari e Giuliano Ravasio.

Animals 2020, 10(9), 1505; https://doi.org/10.3390/ani10091505
Published: 26 August 2020

 

Ecco un articolo, tutto italiano, che affronta la gestione multimodale del dolore, come spesso accade con i nostri pazienti.
L’osteoartrite è una condizione progressiva e degenerativa che colpisce le popolazioni di cani, causando dolore. Il dolore associato all’osteoartrosi è considerato cronico, sia per l’infiammazione attiva, sia per una componente disadattiva causata dalla sensibilizzazione centrale. Il dolore cronico nei cani viene sempre più riconosciuto come un problema significativo, e trovare trattamenti efficaci contro il dolore correlato all’osteoartrite canina è difficile.

Lo scopo di questo studio è di valutare l’efficacia nella gestione del dolore per un periodo di dodici settimane del cannabidiolo orale transmucoso, in combinazione con un protocollo farmacologico multimodale, in cani affetti da osteoartrite spontanea. I cani che hanno ricevuto cannabidiolo transmucoso orale in aggiunta a un farmaco antinfiammatorio, gabapentin e amitriptilina hanno mostrato un miglioramento significativo nei punteggi del Canine Brief Pain Inventory, rispetto ai cani che non hanno ricevuto cannabidiolo. Il presente studio suggerisce che l’aggiunta di cannabidiolo transmucoso orale a un trattamento farmacologico multimodale per l’osteoartrite canina migliora i punteggi del dolore riportati dal proprietario e la qualità della vita dei cani, senza gravi effetti avversi.