Tempo di feste…tempo di indiscrezioni alimentari e di novità

Novità interessanti consistono nell’effetto delle indiscrezioni alimentari, che i più recenti studi dimostrano non fermarsi all’apparato gastroenterico, bensì condizionare quello che viene definito “asse intestino-cervello”, ossia un sistema di comunicazione bidirezionale tra il sistema nervoso centrale (CNS) e il sistema nervoso enterico (ENS).

Gli ultimi studi, in umana, hanno dimostrato che i cambiamenti nel microbiota intestinale sono in grado di influenzare le funzioni fisiologiche e cognitive del cervello, producendo innumerevoli sostanze attive come ormoni, fattori immunitari e metaboliti.

Dopo alcuni anni di ricerca, sebbene l’esatto meccanismo dell’asse intestino-microbiota-cervello non sia ancora stato pienamente compreso, le prove sperimentali hanno dimostrato che la modifica del microbiota intestinale potrebbe determinare un effetto benefico sul sistema nervoso.

L’intestino ospita comunità microbiche costituite principalmente da batteri, ma anche da funghi, lieviti e protozoi. Oltre alla funzione principale legata alla digestione delle sostanze nutritive, il microbiota intestinale espleta altre numerose funzioni:

  • sintesi di alcune vitamine essenziali
  • genera nutrienti a partire da polisaccaridi non digeribili (fibra)
  • ha un ruolo nello sviluppo del sistema immunitario, sia a livello della mucosa intestinale che a livello sistemico
  • contribuisce alla maturazione e allo sviluppo fisiologico del tratto gastrointestinale

Studi condotti nell’ultimo decennio hanno dimostrato che i batteri intestinali possono influenzare anche lo sviluppo neuronale orientando comportamenti legati all’ansia e alla depressione.

Il microbiota inoltre, utilizza diversi altri canali per comunicare con il sistema nervoso centrale (SNC), fra cui il sistema nervoso simpatico e l’asse ipotalamo ipofisi surrene (HPA); il segnale immunitario e la produzione di metaboliti batterici intestinali come gli acidi grassi a catena corta (SCFA) individuati come metaboliti particolarmente importanti in grado di esercitare influenze sulla funzione cerebrale.

Tempo di feste… tempo di fuochi d’artificio e rumori molesti!

Alcuni soggetti, già ansiosi normalmente, possono sviluppare vere e proprie crisi di panico a causa dello scoppio di petardi: gli effetti psicologici su questi soggetti sono devastanti. Nel caso fosse già stato intrapreso un percorso di desensibilizzazione/rieducazione, un episodio di scoppio inaspettato, potrebbe far regredire completamente il soggetto e annullare i progressi fatti fino a quel momento.
L’asse intestino-cervello sembra avere un ruolo chiave anche nella regolazione degli stati emotivi, fra cui paura ed ansia. Il microbiota intestinale influenza infatti il funzionamento e la fisiologia cerebrale. La stretta comunicazione tra i batteri intestinali e il sistema nervoso centrale è facilitata dalla comunicazione tramite il sistema nervoso enterico (ENS).
L’ENS è un componente del sistema nervoso autonomo ed è rappresentato da neuroni che si raggruppano a formare i gangli e plessi incorporati nel rivestimento della parete del sistema gastrointestinale. L’ENS è connesso al sistema nervoso centrale attraverso una comunicazione bidirezionale: l’asse intestino-cervello. La comunicazione fra il cervello e l’intestino avverrebbe attraverso diversi percorsi: neuronali, endocrini, immunitari e metabolici. Lo stress modulerebbe la funzione gastrointestinale mentre i segnali provenienti dal sistema nervoso enterico regolerebbero le emozioni, la motivazione e anche alcune funzioni cognitive più elevate, incluso il processo decisionale e intuitivo.