Funzioni del microbiota intestinale
“Il microbiota intestinale è un organo perfettamente convertito alla fisiologia dell’ospite, in grado di svolgere funzioni fondamentali che l’ospite stesso non sarebbe in grado di assolvere (Bäc-khed et al., 2004)”.
Le principali funzioni del microbiota intestinale sono le seguenti:
- fermentazione del residuo alimentare non digerito;
- produzione di acidi grassi a corta catena: acido acetico, acido propionico e acido butirrico;
- azione di contrasto nei confronti di batteri patogeni;
- interazioni con il sistema immunitario di mucosa;
- produzione di vitamine: gruppo B e K;
- degradazione di xenobiotici.
Microbiota intestinale e sistema immunitario
Il microbiota intestinale regola la risposta immunitaria locale influenzando le funzionalità del tessuto linfoide associato intestinale (GALT) fin dall’età pediatrica.
La corretta colonizzazione microbica determina l’incremento dei meccanismi immunitari necessari per lo sviluppo della tolleranza immunitaria, il cui mancato sviluppo o la sua perdita predispongono l’animale alla comparsa di malattie allergiche o autoimmuni.
La disbiosi intestinale
Il microbiota intestinale può andare incontro a modificazioni che possono alterare lo stato di salute dell’organismo. Quando i microrganismi intestinali sono in equilibrio la condizione prende il nome di “eubiosi”; quando, invece, compaiono batteri non desiderati o nocivi, l’equilibrio si altera e viene a crearsi una condizione patologica di “disbiosi intestinale”.
La disbiosi intestinale nel cane e nel gatto è caratterizzata da un’alterazione quali/quantitativa della flora batterica enterica, causata in particolare da un’alimentazione scorretta e da trattamenti farmacologici prolungati, con conseguenti disturbi funzionali intestinali che, per la perdita della tolleranza immunitaria, possono evolvere in patologie coinvolgenti altri organi.
La disbiosi intestinale del cane e del gatto
In funzione del tipo di processo che l’alterazione della flora batterica induce possiamo avere:
- DISBIOSI PUTREFATTIVA: si sviluppa essenzialmente nel colon ed è la conseguenza di un regime alimentare ricco di proteine e povero di fibre, tipico del GATTO (carnivoro obbligato).
- DISBIOSI FERMENTATIVA: si sviluppa nell’intestino tenue e cieco ed è caratterizzata da una dieta troppo ricca di carboidrati, tipica del CANE (carnivoro opportunista).
Tra le cause più comuni e conosciute della disbiosi intestinale troviamo l’impiego di antibiotici che possono alterare il microbiota intestinale, modificando di conseguenza anche la riposta immunitaria (la disbiosi antibiotico-indotta può promuovere effetti dannosi sulla salute come infezioni virali, batteriche o allergie).
Le patologie a cascata indotte dalla disbiosi intestinale nel cane e nel gatto, spesso riscontrabili a lungo termine, non sono unicamente quelle tipiche a livello intestinale (IBD, malassorbimento ed intolleranze alimentari), ma anche quelle sistemiche quali: allergie, dermatiti, patologie renali ed epatiche, linfomi, patologie comportamentali e malattie autoimmuni.